Costellazioni Schizofreniche
I super-programmi che il cervello mette in atto per mantenerci vivi
FISIOLOGIA SPECIALE
La tematica che mi appresto ad introdurre in questo articolo ĆØ per me qualcosa di totalmente nuovo. Mi sono addentrato nellāinfinito mondo della Medicina Germanica qualche anno fa e tuttāora osservo quotidianamente ciò che mi circonda con quelli che ho spesso definito āgli occhiali delle cinque leggi biologicheā. Non riesco più a guardare un film o una serie televisiva senza riscontrare quei processi biologici che cosƬ tanto mi appassionano. Qualcuno penserĆ che io abbia qualche rotella fuori posto e chi lo sa, magari quel qualcuno potrebbe anche aver ragione. Tuttavia, come disse lāamico Federico Franco in unāintervista di qualche mese fa, queste leggi ci insegnano a vivere, pertanto non posso fare altro che assaporarne a pieno lāessenza in ogni secondo della mia vita.
Non si tratta di unāossessione, bensƬ di una semplice presa di coscienza di qualcosa che esiste a prescindere dal fatto che io possa accorgermene o meno. Se la natura mi ha messo a disposizione degli strumenti sempre accessibili, gratuiti e verificabili, perchĆ© devo precludermi la possibilitĆ di utilizzarli?
Quando ci si addentra nellāuniverso delle cinque leggi biologiche, si comprende che la relazione che cāĆØ fra la psiche - cioĆØ colui o colei che abita quel meraviglioso contenitore biologico che ĆØ il corpo - il cervello - ovvero la CPU che governa le modalitĆ di risposta nei confronti degli eventi quotidiani - e lāorgano - il target del programma biologico - sono inscindibilmente legati. Abbiamo imparato come ogni evento percepito dallāindividuo come acuto, isolato, drammatico e scioccante attivi un programma su questi tre livelli, dando forma a quella che viene definito un āprogramma biologico in fisiologia specialeā.
Ogni volta in cui dobbiamo scrivere un messaggio al telefono, chiudere la porta con la chiave, dare acqua ad una pianta o accarezzare il gatto, ci troviamo invece in āfisiologia normaleā. La differenza fra le due ĆØ molto semplice. Nella fisiologia normale cāĆØ un desiderio, ovvero la manifestazione pratica e materiale di un bisogno - non importa di quale entitĆ - e di conseguenza unāazione tramite la quale il soggetto raggiunge quel determinato ātraguardoā. Devo chiudere la porta? Giro la chiave nella serratura. Devo tirare un rigore? Prendo la rincorsa e tiro. Devo andare a fare la spesa? Accendo lāauto e mi reco al supermercato. La fisiologia normale si muove pertanto seguendo la procedura seguente:
Desiderio
Azione
Appagamento/Piacere
Badate bene. Ogni volta che dobbiamo compiere unāazione come quelle sopra descritte, andremo sempre ad attivare una o più parti del cervello. Nellāesempio della chiave nella serratura, andremo ad attivare le aree cerebrali che regolano la funzione dei muscoli del braccio e della mano che useremo per girare la chiave. Nel caso del rigore, attiverò tutte le aree che mi permetteranno di compiere i movimenti necessari a tirare quel rigore e segnare il goal. Nel momento in cui scrivo questo articolo, sto attivando in fisiologia normale alcune aree del cervello, altrimenti non sarei in grado di battere le dita sulla tastiera del computer. In tutti questi casi, il cervello produce corrente, stimata intorno ai 250 nA. Si tratta di un leggerissimo campo elettrostatico che deve essere messo a massa tramite il compimento di unāazione.
Per comprendere in modo molto semplice quello che accade nel nostro cervello dovete immaginare un fulmine che colpisce una casa. Quel fulmine ĆØ il desiderio. Ogni casa - per lo meno nelle societĆ odierne - ĆØ dotata di un impianto di messa a terra della corrente. Se questo impianto non ci fosse, lāelettricitĆ del fulmine si scaricherebbe sugli elettrodomestici, creando dei campi elettrostatici come quelli che si creano nel nostro cervello. La messa a terra, in questo caso, ĆØ ciò che corrisponde alla sopracitata āazioneā.
Cosa accade invece quando viene a mancare lāazione? Prende forma un vero e proprio squilibrio elettrochimico allāinterno del nostro cervello, a partire dallāevento acuto, isolato, drammatico e scioccante (DHS). Essendo in fisiologia speciale, il campo elettrostatico che viene a formarsi in prossimitĆ di una determinata area può raggiungere anche i 3000/3500 nA e tutto ciò avviene quando siamo di fronte ad una ānon-azioneā. Come se invece di tirare il rigore mi bloccassi di fronte al dischetto.
Come giĆ ĆØ stato esposto in numerosi articoli precedenti, questi processi comportano una modificazione - o squilibrio - anche a livello organico, sia da un punto vista funzionale che da un punto di vista anatomico. La massa del tessuto colpito verrĆ alterata - cresce nelle fasi attive dei programmi del paleo-encefalo e diminuisce nelle fasi attive dei programmi del neo-encefalo - e aumenterĆ la funzione in ottemperanza con il conflitto biologico che lāindividuo vive a partire dalla DHS. Fino ad oggi, i programmi che ho citato nei miei articoli sulle cinque leggi biologiche erano riferiti tutti a queste tipologie di attivazioni. In realtĆ , la fisiologia speciale si può manifestare anche attraverso una forma più complessa di attivazione biologica. Si tratta di quelle che Hamer ha definito ācostellazioni schizofrenicheā, ovvero quella serie di manifestazioni fisiologiche che la medicina convenzionale categorizza come āmalattie psichicheā.
Megalomania, mitomania, bulimia, anoressia, asma sono alcuni degli esempi di questi programmi āsuper-specialiā, ma prima di entrare nel vivo dellāargomento ĆØ doveroso sottolineare nuovamente il fatto che si tratta di meccanismi di sopravvivenza che il nostro cervello mette in atto in situazioni di estrema emergenza. Se il concetto non fosse chiaro, le costellazioni servono per mantenere in vita lāindividuo!
Vi suona strano? Scopriamone il motivo, cominciando come sempre dalle basi.
SONO COSTELLATO!
Una costellazione schizofrenica prende piede quando ci sono due o più attivazioni che coinvolgono entrambi gli emisferi cerebrali, oppure due aree abbastanza lontane fra di loro tali da costituire una polarità magnetica. Le situazioni al momento verificate sono le seguenti:
Due focolai attivi (aree cerebrali attivate)
Un focolaio attivo e uno in crisi epilettoide
Due focolai in crisi epilettoide
Un solo conflitto centrale che impegna entrambi gli emisferi (anche in crisi epilettoide)
Solo nella sostanza bianca - che regola i tessuti derivanti dal mesoderma recente - possono esserci due focolai in soluzione (PCLA) o un unico focolaio in soluzione centrale
Attenzione: le attivazioni riguardano sempre lo stesso foglietto embrionale, ma non ĆØ escluso che possano coesistere più costellazioni relative a foglietti embrionali diversi. Esempio: se ho attivato il polmone (endoderma-tronco) e allo stesso tempo ho attivato anche il tessuto interstiziale del testicolo sinistro (mesoderma recente-midollo) non sono in una costellazione schizofrenica. Diversamente, potrei attivare polmone e intestino (endoderma-tronco) e contemporaneamente testicolo sinistro e testicolo destro (mesoderma recente-midollo). In questāultimo caso sono di fronte ad una doppia costellazione, rispettivamente dellāendoderma e del mesoderma recente.
Riporto di seguito alcuni appunti ripresi dalle slide del corso di Biologia Umana, in quanto ritengo possano essere di enorme aiuto nella comprensione del tema:
Il numero delle costellazioni è infinito. Hamer dice di averne osservate più di 500
Ognuno di noi ha, in ogni momento della vita, unāattivitĆ cerebrale estremamente personale, data dallāinsieme di conflitti attivi, CE e PCLA : questo insieme costituisce lāaspetto/assetto emozionale, psichico e fisico della persona
Ogni āmalattiaā va compresa e incastrata allāinterno della/e costellazione/i che la persona sta vivendo in quel momento
Questo rende ancora più vano il tentativo di incasellare tutti i pazienti con una āmalattiaā simile allāinterno di una statistica, ogni caso ĆØ a se stante
COSTELLAZIONE DELLāENDODERMA: IL COSTERNATO
Per quanto riguarda le costellazioni del tronco cerebrale e quindi dellāendoderma, queste si attivano sempre con un focolaio attivo in un emisfero e uno in crisi epilettoide dallāaltra, oppure due in fase attiva, oppure due in crisi epilettoide (vedi immagine a fine paragrafo).
Questa costellazione viene anche definita āconflitto dellāebeteā, in quanto i sintomi tipici sono il sentirsi disorientati, smarriti, sgomenti e confusi. Si può anche pensare alla figura dello zombie, ovvero un individuo che cammina molto lentamente, a passo di lumaca, senza rendersi conto del motivo per cui si trova in un determinato luogo o situazione e talvolta senza nemmeno la percezione di essere vivo.
Il super programma di sopravvivenza che il cervello mette in atto ha il senso di tenere fermo lāindividuo in attesa che la situazione evolva, in quanto in quel momento non ĆØ in grado di ingoiare od espellere alcun boccone vitale. Un altro sintomo che può evocare questa costellazione ĆØ la divergenza degli occhi, quasi come se lāindividuo costernato fosse sotto lāeffetto di un incantesimo. Dobbiamo ricordarci che lāendoderma ci parla di bisogni vitali, pertanto lāobiettivo del cervello ĆØ quello di alzare al massimo i livelli di protezione al fine di garantire il regolare svolgimento dei processi vitali dellāorganismo.
Una volta usciti dalla condizione della costernazione, il soggetto ĆØ leggermente inebetito, come se fosse appena uscito da una sorta di ipnosi. Ha perso totalmente il contatto con la realtĆ . Ć una costellazione molto frequente in tutti quegli individui che sentono di aver perso ogni prospettiva legata alla vita, come gli anziani in un ospizio, i carcerati o coloro ai quali viene diagnosticata una malattia terminale.
COSTELLAZIONE DEL MESODERMA ARCAICO: IL MORTO EMOTIVO
Nel cervelletto la dinamica dei focolai ĆØ esattamente la stessa del tronco cerebrale e le rispettive attivazioni non vengono āalterateā a livello di massa organica. La caratteristica di questa costellazione ĆØ la morte emotiva, la quale si può manifestare in comportamenti asociali, assenza di stimoli o desideri. Si ĆØ tendenzialmente apatici e con poca energia.
Ć possibile anche manifestare comportamenti atipici, come scherzi poco rispettosi o maleducati. Ć facile confondere un morto emotivo con un depresso, anche se lāeziologia ĆØ totalmente differente. Al contrario, ĆØ anche possibile che il morto emotivo si metta esageratamente a disposizione di tutti, con il desiderio di ricoprire la parte del ābuon sammaritanoā. Un esempio di questa costellazione ĆØ incarnata nella figura di Madre Teresa di Calcutta.
COSTELLAZIONE DEL MESODERMA RECENTE: LA MEGALOMANIA
La megalomania ĆØ forse la costellazione schizofrenica di cui tutti, anche i non addetti ai lavori, hanno sentito parlare almeno una volta nella vita. Il super-programma del midollo ha il senso di portare lāindividuo a riacquistare la stima di sĆ©. Tendenzialmente lāarea coinvolta corrisponde alla parte del corpo che si vuole esaltare maggiormente.
Ć il programma del āRamboā o āSuper-uomoā. Un megalomane si percepisce in modo esaltante, ĆØ presente, concentrato, si sente inattaccabile e pieno di forza. Ć anche arrogante, borioso e vuole sempre prevaricare sugli altri. Anche in questo caso lāobiettivo del cervello non ĆØ quello di sospendere i sintomi e le attivazioni che hanno dato vita al super-programma, infatti non vengono percepiti i sintomi. Lāunico obiettivo del cervello ĆØ quello di mettere il soggetto nelle condizioni di risalire la china e darsi un nuovo valore.
LE COSTELLAZIONI DELLāECTODERMA (CORTECCIA)
La corteccia cerebrale ĆØ la parte del cervello che più si differenzia rispetto agli altri mammiferi, in particolare per quanto riguarda le dimensioni. In termini di costellazioni schizofreniche, ci addentriamo in un vero e proprio universo di variabili e condizioni che allo stato dellāarte deve ancora essere scoperto totalmente.
Hamer ha individuato circa 500 costellazioni della corteccia e naturalmente diventa impossibile elencarle tutte, oltre al fatto che sarebbe abbastanza presuntuoso da parte mia, essendo per me materia ancora in fase di studio e approfondimento. Come giĆ ho anticipato in un precedente articolo, la corteccia può essere suddivisa in più āsezioniā, ognuna con i rispettivi super-programmi. Di seguito trovate un rapido elenco di tutte le costellazioni della corteccia, ma non mi addentrerò in esse ulteriormente, per lo meno in questo articolo. La materia ĆØ talmente vasta che ogni singolo superāprogramma meriterebbe almeno un intero articolo, pertanto mi limiterò ad elencare brevemente le categorie di nostro interesse:
Costellazioni della corteccia motoria
Costellazioni della corteccia sensoria
Costellazioni della corteccia post-sensoria
Costellazioni della corteccia basale
Costellazione della corteccia frontale
Costellazioni della corteccia occipitale
Costellazioni della corteccia peri-insulare o ormonale
Costellazioni nelle aree corticali della regolazione della glicemia
Costellazione del talamo
Nei prossimi articoli comincerò a sviluppare dei ragionamenti su alcune di queste costellazioni, in primis quelle che riguardano la corteccia ormonale, visto che in parte si tratta di argomenti già trattati negli articoli precedenti. Restate connessi.
MALATTIE NEURO-DEGENERATIVE (MA Ć PROPRIO COSĆ?)
Anche se non per forza collegate alle costellazioni della corteccia, ĆØ necessario aprire una parentesi su quelle attivazioni che per la medicina cosƬ detta ātradizionaleā vengono considerate āmalattie neuro-degenerativeā e che riguardano aree cerebrali delle corteccia. Alzheimer, Parkinson, diabete fino ad arrivare agli stati asmatici, gli attacchi di panico e il glaucoma. Ć un altro tassello che va aggiunto allāimmensa tematica delle costellazioni, in quanto le si possono trovare spesso come conseguenza di una costellazione corticale in corso o al contrario, possono rappresentarne anche lāincipit.
Una cosa su cui sicuramente vale la pena soffermarsi in questo frangente ĆØ il fatto che in realtĆ non si tratta di malattie incurabili dalle quali risulti impossibile uscirne o alleviarne i sintomi. Dovete considerare che nellāimmaginario collettivo queste tipologie di programmi sono considerate come una lenta e inesorabile discesa verso gli inferi. Una strada senza vie di fuga o uscite secondarie. Per esempio, nel momento in cui viene presentata una diagnosi di Alzheimer, vengono messi in atto degli accorgimenti che portano inevitabilmente il soggetto a perdere la fiducia di poter riacquistare le proprie capacitĆ mnemoniche.
Come se non bastasse, a peggiorare ulteriormente la diagnosi entra in gioco anche il contesto sociale, in quanto le persone a lui vicine cominceranno a trattarlo come se effettivamente avesse āqualcosa che non vaā, marcandone la situazione di difetto. Si comincia utilizzando frasi come ānon ricordi che te lāho detto prima?ā, o ancora āte lo sei giĆ dimenticato?ā e similari.
Questa serie di atteggiamenti, aggiunti ad eventuali conflitti dei collettori dei reni (profugo) che biologicamente aumentano i sintomi di qualsiasi tipo di attivazione, non possono far altro che mantenere il soggetto in uno stato di allarme costante, precludendo qualsiasi possibilitĆ di miglioramento.
La stessa cosa vale quando si toglie un cucchiaino dalla mano di un soggetto che presenta sintomi di Parkinson. āStai tranquillo papĆ , faccio io al posto tuoā oppure ārischi di far cadere tutto per terra, lascia che sparecchi io la tavolaā. Provate solo ad immaginare la quantitĆ di conflitti che può vivere un individuo nel momento in cui gli si instilla il pensiero di non essere in grado di fare qualcosa e che quella condizione non può fare altro che peggiorare. Un vero e proprio circolo vizioso recidivante.
Non ĆØ naturalmente il mio scopo quello di criticare chi lo fa, anche perchĆ© sicuramente ĆØ sempre a fin di bene, tuttavia il motivo per cui io insieme a moltissimi altri divulgatori più bravi ed esperti di me ci impegniamo nella divulgazione di queste conoscenze ĆØ anche quello di portare i fruitori a conoscenza dellāesistenza di tali programmi, senza la presunzione di voler salvare il mondo. SarĆ mia premura approfondire maggiormente anche questo tema, ma per adesso ritengo sia doveroso fermarmi qui. Gli argomenti sono molteplici e rischierei di confondere le idee mettendo troppa carne al fuoco. Nel frattempo, vi do appuntamento al prossimo articolo.